Super User
J'alpin a la Stassion
A i-è j'Alpin a la stassion, a i-è j'Alpin a la stassion, a i-è j'Alpin a la stassion, ch'a speso 'l treno
E quand che 'l treno a l'è rivà, e quand che 'l treno a l'è rivà, e quand che 'l treno a l'è rivà, a lè fërmase.
E da 'na man ël fassolèt, e da 'na man ël fassolèt, e da 'na man ël fassolèt, da l'àutra gnente.
E con un pè su lë scalin, e con un pè su lë scalin, e con un pè su lë scalin, e l'àutr për tèra.
E quand ch'ël treno a l'è partì, e quand ch'ël treno a l'è partì, e quand ch'ël treno a l'è partì, a l'è bogiase!
Il Testamento del Capitano
Il Capitan della compagnia
è l’è ferito sta per morir..!
Ghe manda a dire ai suoi Alpini
perché lo vengano a ritrovar.
I suoi Alpini ghe manda a dire
che non han scarpe per camminar…
"O con le scarpe o senza scarpe
i miei Alpini li voglio qua …
" Cosa comanda, sior Capitano
che noi adesso semo arrivà …"
E io comando che il mio corpo
in cinque pezzi sia taglià:
il primo pezzo alla mia Patria
che si ricordi del suo soldà!
Il secondo pezzo al Battaglion
che si ricordi del suo capitan!
Il terzo pezzo alla mia mamma
che si ricordi del suo figliol !
Il quarto pezzo alla mia bella
che si ricordi del suo primo amor!
L’ultimo pezzo alle montagne
che lo fioriscano di rose e fior…!
Il Silenzio
Brutta cappella, va in branda
va a dormir, e va a dormin,
mentre l’anziano ‘l va fòra
a divertis, a divertiss.
Non t’arrabbiare che i mesi
passano...la finirà,
i giorni volano...la finirà,
anche per te...la finirà.
Cara cappella dovrai ancor patir,
ma adesso per ora tu cerca di dormir,
che quando anziano lo sarai pur tu,
non ci potrai scordare mai più.
Il Piave
Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera...
Muti passaron quella notte i fanti:
tacere bisognava andare avanti.
S'udiva intanto dallae amate sponde,
sommesso e lieve il mormorìo dell'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
Il Piave mormorò: non passa lo straniero!
Ma in una notte trista si parlò di un fosco evento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha vista venir giù lasciare il tetto,
poi che il nemico irruppe a Caporetto!
Profughi ovunque! Dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i suoi ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e tristo il mormorar dell'onde.
Come un singhiozzo, in quell'autunno nero,
il Piave mormorò: ritorna lo straniero!
E ritornò il nemico: per l'orgoglio e per la fame
volea sfogare tutte le sue brame...
Vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora!
- No - disse il Piave. - No, - dissero i fanti -
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde!
E, come i fanti, combattevan l'onde...
Rosso di sangue del nemico altero,
il Piave comandò: indietro, và, straniero!
Indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento
E la Vittoria sciolse l'ali al vento!
Fu sacro il patto antico: tra le schiere, furon visti
risorgere Oberdan, Sauro, Battisti!
Infranse, alfin, l'italico valore
le forche e l'armi dell'impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde
Si tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò nè oppressi nè stranieri!
Il Golico
Se la Julia non fesse ritorno,
la me mama pregherà par mi,
Se la Julia non fesse ritorno,
la me mama pregherà par ti
Là sul Golico sotto la neve,
nà preghiera prima de dormir
là sul Golico sotto la neve
nà preghiera prima de morir.
Oh Madonna regina del cielo,
su me mama meti la Tua man,
daghe forza de pianzer pianelo,
daghe forza de non disperar.
Se la Julia non fesse ritorno,
la me mama pregherà par mi,
Se la Julia non fesse ritorno,
la me mama pregherà par ti.
E Tu Austria
Quanti morti e quanti feriti,
quanto sangue è sparso per terra.
Ma noi alpini sul campo di guerra
giammai nessuno fermarci potrà
Al comando dei nostri ufficiali
carichiamo fucile e mitraglia;
e se per caso il colpo si sbaglia,
alla baionetta all'assalto si va.
E tu Austria, che sei la più forte,
fatti avanti se hai del coraggio:
se la Buffa ti lascia il passaggio,
noialtri alpini fermarti saprem.
E tu Austria non essere ardita
di varcare d'Italia i confini,
che sulle Alpi ci sono gli Alpini,
che su per aria ti fanno saltar!
E tu Austria che sei la più forte
fatti avanti se hai del coraggio;
e se la Buffa ti lascia il passaggio,
noi altri Alpini fermarti saprem.
Varcheremo le mura di Trento
coi fucili per ben caricati;
e di rinforzo ci sta i richiamati.
Tutto per aria faremo saltar!
Al comando dei nostri ufficiali
caricheremo cartuccia e mitraglia;
e se per caso il colpo si sbaglia,
la baionetta faremo brillar.
E se son pallida
E sul Cervino c'è una slavina
l'è la rovina di noi Alpin
E se son pallida nei miei colori
non voglio dottori, non voglio dottori
E se son pallida come na strassa
vinassa vinassa e fiaschi de vin.
Sul Monte Rosa c'è una colonna
l'è la Madonna di noi Alpin.
E in fondo valle c'è un'osteria
l'è l'allegria di noi Alpin.
Là nella valle c'è una ragazza
che la va pazza per noi Alpin.
Là nella valle c'è la Rosina
l'è la rovina di noi Alpin.
La su quel monte c'è un buco nero
l'è il cimitero di noi Alpin.
Là nella valle c'è una casema
requiem eterna per chi ci sta.
Era una notte che pioveva
Era una notte che pioveva
e che tirava un forte vento;
immaginatevi che grande tormento
per un alpino che sta a vegliar!
A mezzanotte arriva il cambio
accompagnato dal capoposto
"Oh sentinella torna al tuo posto,
sotto la tenda a riposar!".
Quando fui stato nella mia tenda
sentii un rumore giù per la valle,
sentivo l'acqua giù per le spalle,
sentivo i sassi a rotolar.
Mentre dormivo sotto la tenda
sognavo d'essere con la mia bella
e invece ero di sentinella
fare la guardia allo stranier.
È Morto un Alpino
È morto un Alpin, sulla montagna
Ritornava dal confin dopo la guerra:
ma quando l'Alpin l'è cascà in terra
fu lì un angel del Trentin
che ghe diseva:
"O bell'alpino, alla tua casetta
manda un saluto: io l' porterò"
Allora l'Alpin l'ha verti i oci,
ghe parea che l'angiol fosse lì vicino:
"Angel del cielo, l'ultimo mio baso
portemel caldo al mio tesor,
portemel caldo al mio amore."
È morto un Alpino.
Cadorna manda a dire
E Cadorna manda a dire
che si trova là sui confini,
che ha bisogno degli alpini
per potersi avanzar.
Novantotto su coraggio
che le porte son bombardate
tra fucili e cannonate
il nemico cederà.
Cara mamma non tremare
se non vedi più ritornare
un Alpino militare
che di guardia sui confin
un Alpino militare
che di guardia resterà.